Colloquio di lavoro

L’immagine fa la differenza…

L’abito non fa il monaco…FALSO!

Quante volte ci è capitato di sentir parlare di DRESS CODE?


Molti non lo conoscono con questo termine, altri invece ne fanno un vero e proprio business.


Approfondiamo insieme l’argomento e vediamo i vantaggi che ne possiamo trarre.


Innanzi tutto, che cos’è il DRESS CODE?


Il Dress Code, è l’insieme di regole scritte, o il più delle volte TACITE , solitamente risapute, che definiscono l’abbigliamento appropriato ad una determinata situazione/ contesto/ luogo.


Tenerlo in considerazione è sinonimo di RISPETTO, qualità preziosa al giorno d’oggi che di sicuro non passa inosservata.


Nel mondo attuale la velocità fa da padrona, e purtroppo (o per fortuna, ora che vi svelerò alcuni trucchi), quando non si conosce una persona , la prima cosa che CREA una REAZIONE tra i due individui è l’IMMAGINE


Ok, ora che sappiamo questa cosa, proviamo ad applicarla al momento del COLLOQUIO DI LAVORO.


Andiamo in ordine cronologico, quando ti incontrano per la prima volta, prima ti VEDONO, poi ti PARLANO e poi se vogliono approfondiscono la conoscenza.


L’immagine di te, sarà l’ imprinting che modificherà la percezione di tutto quello che avverrà dopo, quindi il LOOK potrà essere un TUO ALLEATO POTENTE o un NEMICO INSIDIOSO, in questo caso curare la tua immagine non significa fingere chi non sei realmente , ma scegliere CONSAPEVOLMENTE quali aspetti di te mostrerai per primi.

E allora, se il look rientra nella COMUNICAZIONE VISUALE, vediamo in modo pratico, come comunicare EFFICACEMENTE al nostro interlocutore, in modo da “entrare nelle sue grazie” e avere il posto.


Innanzi tutto cerca di entrare in EMPATIA con il tuo look, facendo un po’ di SPIONAGGIO social…in che senso?

Non c’è nulla di più potente che avere delle cose in comune e sembrare “simili” per entrare in sintonia con chi hai davanti e dimostrare che non sei un pericolo, bensì una persona alla quale dare fiducia, perché riescono inconsciamente a rivedersi in te.


Non ti sto spronando a fingere, ma a informarti e immedesimarti in chi ti darà la possibilità di avere un lavoro.


Ricordati che anche i colori trasmettono un messaggio attraverso la CROMOTERAPIA, strumento di comunicazione non verbale molto potente.


Pensaci…quando le Firts Lady appaiono in tv di solito vestono in azzurro e sai perché?
L’azzurro trasmette affidabilità, fiducia, apertura verso il prossimo e rassicurazione.

Tu di che colore potresti vestire ad un colloquio?

I più indicati sono:


NERO: è un colore che trasmette sobrietà ma al tempo stesso autorevolezza (quindi sconsiglio il total black). Aggiunge valore e importanza agli indumenti facendoli apparire più costosi.


BLU: (il mio colore preferito in assoluto) comunica credibilità ,riservatezza, affidabilità, professionalità, serietà e lealtà, rispetto al nero è più ” morbido” e quindi più accogliente.


GRIGIO: trasmette neutralità, responsabilità, giudizio, concretezza.

ROSSO: ho voluto menzionarlo, perché talvolta c’è chi lo usa sconsideratamente. E’ un colore viscerale, che stimola i sensi e stimola all’azione, ha più associazioni emotive di qualsiasi altro e richiama istantaneamente l’attenzione su se stessi, quindi se lo utilizzerai dovrai farlo consapevolmente, dosandolo per non sopraffare chi ti sta davanti.

Ti sono mai capitati episodi dove qualcuno si è vestito in modo inopportuno?

Ti sei sentito in imbarazzo?

Se sei interessato alla simulazione del colloquio, servizio offerto dalla nostra associazione, prova a mettere in pratica da subito queste pillole e vediamo cosa ci comunicherai…

P.s. Sai già che il mio colore preferito è il blu!

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