Azienda, Carriera, Felicità, Formazione continua

Investire nelle risorse umane per essere competitivi.

Imparare è come remare controcorrente: se smetti, torni indietro.

PROVERBIO CINESE

Le risorse più importanti nel processo di creazione del valore per un’azienda sono le risorse umane.

In Italia le aziende che occupano fino  50 dipendenti e che non superano i  10 milioni di euro di fatturato sono davvero tante, sono circa 4.220.000, pari al 99,4% del totale delle imprese italiane, e impiegano circa il 70% del totale degli addetti.

Ma c’è un altro aspetto importante….l’Italia si posiziona agli ultimi posti nelle classifiche relative allo sviluppo economico dei paesi OCSE e, sempre da queste classifiche,  emerge che  investe meno degli altri paesi sviluppati in istruzione scolastica e universitaria,  ricerca e formazione professionale; in Italia si investe troppo poco in tutto ciò che ha a che fare con l’immissione nel sistema di conoscenze e competenze.

Se ci soffermiamo in particolare sull’aspetto della formazione in azienda, è risaputo che è particolarmente carente proprio nelle aziende piccole.

Ma perché questo accade?

Correndo consapevolmente il rischio di banalizzare, abbiamo davanti agli occhi tanti esempi di imprenditori, persone con un grande senso di abnegazione per l’azienda, che lavorano 15 ore al giorno, spesso anche nel week end….“sempre sul pezzo”.

E proprio qui sta il problema.

Questo stare “sempre sul pezzo” è stato di sicuro un fattore di successo in passato, quando il cambiamento era meno accelerato e la complessità minore.

Oggi stare “sempre e solo sul pezzo” può essere un errore molto grave.

Nessuno può sapere veramente come si evolveranno il mondo e il mercato nei prossimi 1, 3, 10 anni o più.

Ma una cosa è certa…

i cambiamenti saranno sempre più rapidi e rilevanti.

Ecco allora che diventa chiaro cosa fare da subito: potenziare la capacità dell’azienda di gestire il cambiamento, la capacità di apprendere.

Il che significa, necessariamente, potenziare la capacità di apprendere delle persone che in azienda ci lavorano.

Noi Big Five siamo convinti che apprendere rappresenti in qualche modo il senso della vita e che, solo grazie a processi di apprendimento,  la comunità umana potrà smettere di fare gli errori che hanno portato il pianeta nella drammatica situazione in cui versa.

La capacità di apprendimento deve essere potenziata, e le piccole aziende hanno l’occasione e la responsabilità di fare la loro parte.

Se la fanno, possono contribuire alla realizzazione di un futuro desiderabile per noi e per i nostri figli.

Questo, secondo noi, è il senso più alto del valore che ogni azienda è chiamata a generare.

Quindi il senso più alto dell’essere imprenditori.

La formula “life long learning” (apprendimento per tutto l’arco della vita) si è affermata solo in tempi recenti (da metà degli anni novanta).

Solo da circa 25 anni si è capito che anche gli adulti  hanno  una forte necessità di apprendere per poter proseguire la loro vita in una relazione adeguata all’ambiente in cui tale vita deve svolgersi.

Parlando di formazione e di apprendimento non intendo solo il processo di accrescimento delle conoscenze tecnico/professionali, i contenuti della formazione riguardano  sempre più le cosiddette soft skills” (comunicazione, teamwork, collaborazione, gestione delle persone, motivazione, gestione del tempo, gestione dello stress, problem solving, ecc)

In questi casi per apprendere bisogna soprattutto“disimparare” vecchie abitudini e credenze.

La buona notizia è che, così come grazie all’allenamento possiamo potenziare la capacità di sostenere sforzi fisici, sempre grazie all’allenamento si può 

migliorare la capacità di rompere le rigidità cristallizzate in abitudini, e quindi apprendere.

È possibile accrescere questa capacità anche autonomamente, se si ha una forte capacità di auto introspezione e auto disciplina.

Ma così come un allenatore può fare una grossa differenza per l’allenamento fisico, lo stesso vale per quello mentale.

In ogni essere umano c’è del potenziale che spesso rimane inesplorato e inutilizzato: uno spreco.

Attivare i collaboratori spesso significa far mettere in campo ai più talentuosi le idee o le particolari capacità che possono diventare un vantaggio competitivo per l’azienda.

Il valore che una persona riesce a generare nell’ambito della vita aziendale dipende dalle capacità e dalla motivazione a metterle in campo in quello specifico contesto.

Le capacità dipendono sicuramente da conoscenze e talenti.

La motivazione dipende da una combinazione di fattori oggettivi e soggettivi estremamente complessa.

La motivazione dei collaboratori è il principale fattore di successo di un’azienda evoluta.

Quel che è certo è che solo una persona sufficientemente motivata avrà voglia di mettere in campo quel qualcosa in più che può fare la differenza nel valore percepito dai clienti.

Mentre demotivare le persone è piuttosto semplice, motivarle è davvero un’impresa non facile, in quanto i fattori motivazionali cambiano fortemente da soggetto a soggetto.

Dedicando attenzione alle persone una per una, mettendo in campo una buona dose di fiducia, si può intraprendere la straordinaria avventura di fare in modo che ognuno sia messo in condizione di dare il massimo all’azienda.

Sulla formazione, motivazione e valorizzazione delle risorse umane possiamo essere il tuo punto di riferimento.

Non perdere l’occasione di contattarci!

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