Intelligenza emotiva

L’intelligenza emotiva… Pregio o Difetto?

L’autoconsapevolezza – in altre parole la capacità di riconoscere un sentimento nel momento in cui esso si presenta – è la chiave di volta dell’intelligenza emotiva.” “Se riesci a tradurre in parole ciò che senti, ti appartiene.

DANIEL GOLEMAN

Ma voi, lo sapete che l’INTELLIGENZA è anche EMOTIVA?


Ma sopratutto… sapete che l’ultimo Report sul futuro del lavoro compilato dal World Economics Forum ha dichiarato l’INTELLIGENZA EMOTIVA come la sesta competenza più richiesta dai selezionatori delle risorse umane del 2020?

Ebbene si… a quanto pare, se si possiede INTELLIGENZA EMOTIVA si avrà qualche jolly in più per essere assunti!


Allora andiamo a vedere che cos’è, se la possediamo, e come trarne vantaggio.
Innanzitutto…Cos’è l’intelligenza emotiva?


Secondo la definizione di Goleman, l’intelligenza emotiva è composta da cinque abilità distinte, ovvero:

  • Consapevolezza di sé. La capacità di comprendere i nostri sentimenti e stati d’animo. Vuol dire anche conoscere chi siamo, i nostri valori, le nostre mete e le nostre abilità.
  • Dominio di sé. La capacità di controllare le nostre emozioni per usarle a nostro favore invece di contrastare o lottare contro esse.
  • Motivazione. La capacità di prefissarci obiettivi esigenti e concentrarci per raggiungerli, nonostante le difficoltà.
  • Empatia, conosciuta anche come la capacità di comprendere i sentimenti, le emozioni e i bisogni altrui. A volte, viene descritta come “mettersi nei panni dell’altro”.
  • Abilità sociali, l’insieme di capacità che ci aiutano a relazionarci con gli altri in modo più efficace. Queste includono diverse abilità, come leadership, persuasione o intuizione sociale. Andiamo nel pratico:


Come possiamo scegliere un lavoro che ci piace se non comprendiamo né conosciamo noi stessi? (consapevolezza di sé).


Quando qualcosa ci va male, lasciamo che sia l’apatia a prendere le redini delle nostre vite o andiamo avanti in modo propositivo? (dominio di sé, motivazione).


Capiamo i nostri colleghi e andiamo d’accordo con loro nonostante le differenze caratteriali?

Prendiamo il caso di un collega di lavoro che non ci fa dormire sonni tranquilli. I suoi successi in ambito professionale possono suscitare un’invidia folle che, se mal gestita, può creare tensioni.

L’ intelligenza emotiva, dovrebbe riconoscere ed identificare il sentimento e incanalarlo verso la giusta direzione, quindi, anziché guardare con insofferenza ciò che il collega fa, sforzarsi di scrutarne i comportamenti con occhio lucido ed obiettivo per trarne qualche insegnamento, in questo modo a beneficiarne non sarà solo la nostra serenità personale, ma l’intera azienda che avrà recuperato una risorsa motivata e produttiva.(empatia, abilità sociali).


Per intelligenza emotiva si intende, infatti, innanzitutto la capacità di identificare ciò che proviamo. Di dare un nome alle “pulsioni” che si agitano dentro di noi e di prenderne realmente coscienza. In questo senso, possiamo tranquillamente parlare di consapevolezza emotiva intesa come capacità di “leggere” le proprie e le altrui emozioni.


Saper comunicare con gli occhi, utilizzare il giusto tono di voce, accompagnare le parole con dei gesti amichevoli, così come rivolgere richieste chiare ai nostri interlocutori, ascoltarne i suggerimenti e reagire compostamente alle loro eventuali critiche (solo per fare alcuni esempi) sono tutte abilità che possono tracciare la nostra “crescita emotiva”.


Conoscere le proprie emozioni, inoltre, significa anche controllarle. Di fronte a qualcosa di particolarmente destabilizzante, piuttosto che reagire d’istinto bisogna cercare di padroneggiare il tumulto di sentimenti trovando il proprio escamotage.


Come si può sviluppare l’intelligenza emotiva?


Sviluppare la propria intelligenza emotiva implica prefiggersi degli obiettivi personali e trovare la motivazione giusta per raggiungerli partendo comunque da un’attenta analisi di ciò che prova e dal tentativo di cementare rapporti empatici e collaborativi con chi ci sta intorno, colleghi e non, di fatto, noi siamo esseri umani ogni giorno, e in ogni momento, non solo quando si lascia il posto di lavoro.


L’intelligenza emotiva fa la differenza sul luogo di lavoro?


Ogni giorno prendiamo decisioni emotivamente importanti. Valutiamo un piano A come migliore del piano B e talvolta facciamo delle scelte in base alle nostre emozioni o sentimenti. Quando abbiamo capito l’origine e la fonte di queste emozioni, soprattutto quando si lavora in team, siamo più in sintonia con l’altro.

Con la globalizzazione, l’intelligenza emotiva è più significativa che mai poiché è aumentata la complessità delle interazioni e delle emozioni cosi come il modo in cui sono espresse. In sostanza, l’intelligenza emotiva nei luoghi di lavoro si riconduce ad una corretta comprensione, espressione e gestione dei buoni rapporti così come la risoluzione di problemi complessi sotto pressione.


Insomma cari lettori… Per vincere nella vita e nel lavoro, dobbiamo valorizzare le nostre emozioni e imparare a gestirle nel modo migliore !


E tu…

Pensi di essere dotato di Intelligenza emotiva?

Conosci qualcuno che la possiede?

Vuoi scoprire con il nostro aiuto come utilizzarla nella ricerca attiva del lavoro?


Contattaci e saremo felici di aiutarti!

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