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Le Soft Skills più richieste dalle imprese

Un vincitore è solitamente colui che riconosce i suoi talenti naturali, lavora sodo per svilupparli in capacità, ed usa queste capacità per raggiungere i suoi obiettivi.

Larry Bird (giocatore basket nba)

Delle soft skills se ne è occupato recentemente anche il World Economic Forum che,  in un report dal titolo Il futuro del lavoro,  analizza cosa il mercato chiederà nel 2020.

Ecco quindi un elenco delle soft skills più richieste  che tiene conto del report del World Economic Forum e  della ricerca portata avanti dall’università  Ca’ Foscari di Venezia

PROBLEM SOLVING

La capacità di risolvere problemi complessi

Essere davvero in grado di risolvere situazioni difficili (es.  sapere gestire un team che a pochi giorni dalla consegna di un progetto si scopre essere poco affiatato), è una risorsa apprezzata sia dalle aziende che cercano personale che da quelle che vogliono puntare tutto sulle persone che hanno già.

CREATIVITA’ E APERTURA MENTALE

pensare fuori dagli schemi, anticipare i bisogni, ecc..

Ma perché la creatività e l’apertura mentale sono preziosissime??

Perché chi sa rileggere i dati in suo possesso e ha un modo originale e innovativo di vedere le cose darà sempre alla sua azienda qualcosa per cui distinguersi dagli altri e per stupire i propri clienti. Inoltre, i creativi hanno spesso un atteggiamento positivo e tendono a introdurre nuove risorse nei contesti in cui si trovano.

 

PENSIERO CRITICO

Mettere in discussione ciò che è stato fatto finora lasciando perdere la frase “Abbiamo sempre fatto così perciò va bene” è una dote che mette insieme la capacità di analisi, il sapersi concentrare su qualcosa e ilsapere argomentarela conclusione cui si è giunti, evitando comunque di mettersi su un piedistallo.

FLESSIBILITÀ E CAPACITÀ DI ADATTAMENTO

Dimostrarsi flessibili e pronti a cambiare team, progetto, ufficio e dimostrare allo stesso tempo voglia di fare….. è un’altra soft skill importante. Certo, si impara anche con il tempo a sapersi adattare ai cambiamenti, ma è anche vero che i Millennials, per esempio, sono sempre più restii a restare in un’azienda per tutta la vita, ma preferiscono avere continui stimoli e “crescere”.

CAPACITÀ DI COMUNICARE E INTELLIGENZA EMOTIVA

Sapere comunicare quello che si fa, sia in modo scritto che orale, è una dote che, stando ai dati della Ca’ Foscari, viene e verrà richiesta in particolare ai giovani laureati.

Strettamente legate a questa ci sono l’empatia e la capacità di ascolto che hanno a che fare con l’intelligenza emotiva di cui parla anche Daniel Goleman nel suo libro “Lavorare con intelligenza emotiva”.

Goleman evidenzia il fatto che chi sa rapportarsi con i colleghi e sa davvero comprendere… è dotato di leadership, ossia quella capacità di ispirare e guidare le persone.

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